PGT-A
Introduzione. La PGT-A (chiamata anche Screening Genetico Preimpianto o PGS) è una tecnica di PMA che permette di controllare gli embrioni per verificare la presenza di eventuali anomalie nel numero di cromosomi. Gli embrioni con cromosomi mancanti o in più (embrioni aneuploidi) hanno meno possibilità di divenire un bambino o, più raramente, possono portare alla nascita di un feto con una condizione genetica. Gli embrioni con il numero corretto di cromosomi sono detti euploidi. La PGT-A viene quindi offerta ad alcune pazienti come tecnica per aiutare a identificare gli embrioni euploidi ed evitare il trasferimento di embrioni aneuploidi.
Indicazioni. Le principali indicazioni alla PGT-A sono: età avanzata dei partner; poliabortività; ripetuti fallimenti di impianto in precedenti cicli di Procreazione Medicalmente Assistita. Le anomalie cromosomiche sono la causa più comune di fallimento della Fecondazione In Vitro e la loro incidenza aumenta notevolmente con l'età delle donne. La PGT-A è un test controverso, che la Human Fertilization and Embryology Authority (HFEA), l'organismo regolatore della PMA in Inghilterra, ha classificato come "componente aggiuntivo". Ciò significa che non credono che ci siano ancora prove sufficienti per giustificarne l'uso di routine per la maggior parte dei pazienti in IVF.
Come si esegue. Quando l’embrione è allo stadio di blastocisti (giorno +5 o +6 dello sviluppo embrionale), si ottiene un campione di 4-6 cellule dal trophectoderma della blastocisti. La biopsia viene congelata per la spedizione e la successiva analisi nel laboratorio di genetica, mentre gli embrioni vengono vitrificati. Le cellule vengono analizzate per individuare eventuali anomalie cromosomiche. Solo gli embrioni cromosomicamente normali vengono selezionati per il trasferimento in utero.
Tipi di diagnosi pre-impianto. Esistono 3 tipi di PGT: la PGT-A, la PGT-M e la PGT-SR:
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La PGT-A, come già detto, permette di valutare eventuali alterazioni a livello del numero dei cromosomi. Un embrione infatti dovrebbe contenere 46 cromosomi (embrione euploide). Per varie cause, quali alterazioni cromosomiche nell’ovocita e/o nello spermatozoo o a causa di errori durante la divisione cellulare, si può verificare la presenza di cromosomi sovrannumerari o l’assenza di uno o più cromosomi (si parla pertanto di embrione aneuploide). Se abbiamo un cromosoma in più si parla di trisomia (es. Sindrome di Down o trisomia del cromosoma 21), se abbiamo un cromosoma in meno si parla di monosomia (es. Sindrome di Turner o monosomia del cromosoma X). Il rischio di Trisomia 21 aumenta con l’età della donna passando da circa 1 caso su 900 all'età di 30 anni a circa 1 caso su 25 a 45 anni.
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La PGT-M permette l’analisi relativa ad un gene noto la cui alterazione può produrre una determinata malattia. Dall’analisi sarà possibile determinare se l’embrione è affetto (ha la malattia) o no (non ha la malattia). Mostrerà inoltre se l’embrione è portatore della malattia ma non ne è affetto. Un portatore non affetto è colui che può trasmettere la malattia ai propri figli, ma non ha personalmente alcun effetto della malattia.
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La PGT-SR permette di identificare la presenza di alterazioni a livello della struttura dei cromosomi. Tali anomalie sono causate da vari tipi di rottura di un cromosoma le quali vengono riparate in modo errato, causando di conseguenza una modificazione della loro forma caratteristica. Le anomalie cromosomiche possono avere come conseguenza il mancato raggiungimento di una gravidanza sia spontanea sia a seguito di trattamenti di PMA, ma possono anche essere la causa di aborti spontanei particolarmente nel 1° trimestre, di morti fetali o della nascita di neonati con anomalie cromosomiche.
Conclusioni. Oltre ai vantaggi offerti da queste tecnologie, ci sono una serie di sfide, sia tecniche che etiche, che devono essere affrontate e risolte prima che le tecnologie PGT e quelle relative al sequenziamento del DNA entrino definitivamente nell'arena clinica della diagnosi embrionale. Comunque, sarà il medico specialista a valutare l’eventuale indicazione per la PGT-A durante l’inquadramento al percorso di PMA, illustrandone dettagliatamente vantaggi e limiti in funzione della situazione specifica.
